vedi però... tu applaudi Magiostrina, ma la sua storia di divorziata contraddice tutto il principio; se lei per prima, con la sua testimonianza concreta afferma il contrario di quanto postuli tu, c'è più di qualcosa che non torna;
sarebbe interessante che vi confrontiate in concreto, sui rispettivi principi e ragioni, visto che lei ha ritenuto legittimo liberarsi di un patto che evidentemente riteneva iniquo, non degno, mentre tu ne affermi la sacralità indissolubile;
allora, i casi sono due: o Magiostrina è stata una persona futile, e per prima, alla prima difficoltà, come sei solito dire, ha disgregato quella squadra cui tu plaudi; oppure i motivi di un divorzio possono essere davvero irresolubili e quella squadra perdere di valore assoluto e diventare non più degna di tutela, moralmente discutibile, per molte ragioni eticamente sovraordinate.