Citazione Originariamente Scritto da xmanx Visualizza Messaggio
Si si...come no?
La lingua italiana mi sembra piuttosto chiara. O, almeno, per me è chiara.

Mia cara...il femminismo non dice che tutti gli uomini sono violenti, ma si basa sul concetto che tutti gli uomini sono COLPEVOLI perchè tutti gli uomini sono potenzialmente violenti e potenziali predatori.
E tutte le donne sono vittime, proprio perchè l'uomo è implicitamente e intrinsecamente violento e predatore e repressivo. L'unico modo che ha la donna per uscire dalla condizione di vittima è arrivare a una supremazia sull'uomo, in modo da controllarlo e tenerlo a bada.

Questo è il messaggio che lancia la presunta signora jebreal quando dice "E ora mi rivolgo agli uomini". Certo non pensava che suo marito fosse violento....ma pensa che suo marito sia un potenziale violento in quanto uomo. E' questo il femminismo.

Vedi...il problema non è la prima parte del monologo. La prima parte del monologo descrive le violenze subite e non c'è nulla da aggiungere.
Il problema è la seconda parte del monologo, dove emerge l'approccio femminista al problema. Approccio femminista che consiste nel considerare TUTTI gli uomini come potenziali predatori, cioè COLPEVOLI a prescindere. "E ora mi rivolgo agli uomini".....e non come avrebbe detto una persona di buon senso "E ora mi rivolgo agli uomini violenti che ci reprimono e che ci impediscono di essere ciò che vogliamo essere".
E' evidente che per la jebreal TUTTI gli uomini sono potenzialmente REI di questo sopruso. Che è proprio l'approccio femminista al problema...e che è proprio il messaggio IDEOLOGICO che la signora jebreal ha lanciato al mondo...
Anche a me la lingua italiana sembra chiara per questo sono andata a rivedermi con attenzione il video, vedi mai che mi fosse sfuggito qualcosa e ho fatto anche di più, sono andata a cercarmi il testo originale del monologo, perchè girano anche testi farlocchi, quindi ho paragonato testo scritto e video e non ci leggo quello che hai letto tu o hai immaginato fosse il messaggio, ecco una parte del dialogo a cui probabilmente fai riferimento ma tutti possono andare a leggere il testo integrale se non bastasse il video:
"Io sono diventata la donna che sono grazie a mia madre e a mia figlia, Miral, che è seduta in mezzo a voi. Lo devo a loro, lo dobbiamo a tutte noi, a una madre, a una collega, a una sorella al nostro paese, anche agli uomini perbene, all’idea stessa di civiltà e uguaglianza. All’idea più grande di tutte: quella di libertà. Adesso parlo agli uomini, adesso. Lasciateci essere quello che siamo e ciò che ogliamo essere: madri di dieci figli e madri di nessuno, casalinghe e in carriera. Siate nostri complici, nostri compagni. Indignatevi insieme a noi quando qualcuno ci chiede: “Lei cosa ha fatto per meritare ciò che è accaduto?” - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/med...e77cb6a1d.html
Mi pare che la lingua italiana sia chiarissima.Rula non fa di un'erba un fascio ma distingue e cita anche uomini perbene.
Poi invita gli uomini a lasciare che le donne siano ciò che sono e ciò che vogliono essere, non mi sembra parli di supremazia, non c'è scritto "vogliamo essere superiori agli uomini" ma piuttosto invita gli uomini, i compagni ad essere complici delle donne, quindi non parla di nemici o subordinati al genere femminile, ma invita ad indignarsi quando qualcuno chiede ad una donna che ha subito violenza: " cos'ha fatto per meritare ciò che è accaduto" riferendosi probabilmente a chi ancora pensa che se è accaduta una violenza è perchè lei se l'è cercato e questa è una mentalità ancora diffusa come si legge spesso.

Poi ognuno può farsi altri film mentali ma le parole scritte e dette sono queste e il messaggio per me è chiaro, conosco ancora l'italiano, anzi risentendolo l'ho trovato commovente, non si tratta di comunicazione sbagliata, e non è questione di ideologie politiche, avendo citato anche pezzi di canzoni si integra benissimo nel programma. Si tratta di un monologo e non di un dibattito, quindi un contradditorio in quel contesto non ci azzecca per niente.