In effetti trovo il paragone col nazismo eccessivo, l'amore è un buon sentimento, non sempre il desiderio verso una donna( ma anche un uomo) è amore, il possesso non è amore.
bisogna vedere cosa s'intende, perchè se c'è ancora un sentimento reciproco, cercare di appianare incomprensioni, di riaprire un dialogo, insomma di tentare un riavvicinamento ci può stare, pretendere di essere amati, ricambiati, soprattutto quando una storia è finita da parte di uno dei due, no.
Le dinamiche psicologiche che portano alla violenza, al possesso, incapacità di lasciar andare, sono più complesse dell'esempio che fai tu, e spesso affondano le radici nell'infanzia nei modelli famigliari e paura dell'abbandono.