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La Chiesa, il Papa, Recalcati, Galimberti, Polito, Thomas Mann, Bauman, Risè, Susanna Tamaro, Costanza Miriano, Sergio Mattarella e compagnia bella: Tutti nevrotici, tutti malati. Ok. L'unico sano sei te, che passi la vita davanti a un computer, solo, senza legami e senza figli. Nell'illusione di essere al passo coi tempi, moderno, all'avanguardia, libero (da chi? Da che cosa?) con la definizione di Bene Comune e di Etica Morale a seconda della maggioranza e della "quasi totalità ". 
Chi invece denuncia i mali di questa Società , anelando un futuro migliore per le generazioni a venire, aperto agli Altri e alla Vita, col primato della Coscienza e dei Sentimenti, per te è retrogrado e intollerante: Ma ti rendi conto Axe?
"Oggi pretendiamo di avere tutto senza fatica: lavoro, guadagno, risultati, conoscenza. Ma le cose richiedono tempo, sacrificio ed energia, proprio come l’amore. Bauman interpreta così i mutamenti dei nostri legami. Il sociologo polacco ha chiarito che la quantità delle nostre relazioni è lo specchio di maggiore libertà e più tentazioni della nostra modernità , ma di pari passo è anche sinonimo di minor sicurezza ed equilibrio, questo perché abbiamo trasformato i sentimenti in merce, questo perché siamo impauriti e perennemente in conflitto con noi stessi.
Sicuramente saper amare è una cosa che si impara piano piano, sbagliando e risbagliando, crescendo e maturando, conoscendo noi stessi per capire chi siamo, cosa vogliamo in una relazione, cosa ci rende felici, cosa cerchiamo davvero nell’altra persona. Viviamo in una società liquida, in una modernità in cui non esiste più il concetto di comunità , ma di individuo spaesato e pieno di paure che cerca spasmodicamente di crearsi un’immagine per apparire, vittima di un consumismo che ha cancellato i valori di una volta.
Questo è il ritratto dell’individuo protagonista della modernità liquida, questo è il nostro ritratto. Nello scenario di crisi etica, economica e individuale, uno dei tanti valori che, come dice Bauman, è passato (metaforicamente) dall’essere solido a liquido, è l’amore.
Prima l’amore era una base solida e duratura, una delle certezze che l’individuo aveva, una sola e forte relazione stabile che durava, nel bene e nel male, tutta la vita. Questo perché prima si sapeva come coltivare un rapporto, ora anche l’amore è diventato soltanto uno dei nostri smartphone o vestiti da cambiare periodicamente. Oggi anche l’amore è diventato una merce del consumismo.
L’amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l’uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere rigenerato, ricreato e resuscitato ogni giorno. L’amore ripaga quest’attenzione meravigliosamente."
https://www.repubblica.it/speciali/r...vati-47036367/
Repubblica eh...non Famiglia Cristiana....
Bauman = Intollerante?
Bauman = Retrogrado? Anche lui?
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