Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
Che fa Dio crea vasi che non conterranno nulla?
non conosci la Romani ? vasi di perdizione, e vasi di misericordia...

Che non ci sia merito vallo a dire a tutti quelli che nella vita si sono impegnati, sentirai che cosa ti risponderanno; vallo a dire ad un capo azienda.
la fede e la virtù sono dono divino, e per questo non c'è merito;
anche perché poi quel merito diventa il pretesto per il pulpito, e allora si ricomincia da capo, con gli ultimi che restano ultimi, le pagliuzze è lecito indicarle se pensi di avere merito, e tutto è vanificato;

il servo arbitrio ti dovrebbe rendere umile, proprio perché non è merito tuo; mentre la libertà diventa il presupposto della vanità di essere giusti, buoni, credenti, osservanti, per proprio merito, che si fa pesare ai peccatori, tali per loro demerito;

i figli cattolichetti e chierichetti del Catechismo però fraintendono il servo arbitrio come deresponsabilizzazione; in realtà, quella concezione produce l'opposto, come, volendo, si potrebbe constatare sul campo;
oltre all'umiltà di non giudicare negli altri l'operato di Dio stesso, la predestinazione dovrebbe indurre pietà per chi nasce sfortunato e condizionato al male; una cosa che fa, significativamente, anche la stessa legge penale con le attenuanti specifiche per chi sia in prima persona condizionato e vittima di una cultura criminale;
tu ed io che siamo stati fortunati, dobbiamo molto di più di chi sia cresciuto disperato e abbandonato in una favela di Rio o in una bidonville africana; la stessa rapina compiuta da noi, è molto più grave, perché abbiamo più possibilità di capire e discernere;

poi, soprattutto, il servo arbitrio, oltre a far tornare tutti o quasi i conti delle Scritture, è ignoto; nessuno sa, tranne Dio; ma ognuno può sperare di essere volto al bene, e agire di conseguenza, ma senza quel tratto levantino e negoziale che l'opportunismo suggerirebbe, incentivando l'ipocrisia: faccio il bene e sono devoto perché in cambio mi darai la Salvezza;

col servo arbitrio fai il bene perché credi a quello, e ringrazi per quella condizione felice; ma non puoi farlo con l'aspettativa che quello ti valga la Salvezza, che invece è essa stessa la condizione di desiderare di compiere il bene;
questo è il concetto della virtù come premio a se stessa, tanto difficile per i chierichetti del Catechismo; è una cosa da adulti, da pari e liberi, mentre quella libertà di obbedire - ai preti - è una cosa da figli e sudditi;

quando si parla della libertà, del libero arbitrio, c'è questo in ballo; una cosa poco intuitiva, capisco;
poi si può anche immaginare altro, ma questo comporterebbe lo stravolgimento di tutta la teologia tradizionale, e sarebbe un bel guaio...