
Originariamente Scritto da
axeUgene
a parte questi cascami, il punto è che quando hai sperimentato, lo sai di che si tratta e l'acquisizione è immediata in termini consapevoli;
di recente, ad un'amica che mi raccontava di un nuovo fidanzato, ho chiesto:
ma tu sei mai stata felice ?, intendendo quel tipo di incontro che ti fa il vuoto in testa e relativizza molto altre fisime;
quando la risposta tentenna, cerca un riferimento, ecc... vuol dire che no; e in genere, quel no è confermato da tutto il resto;
se io faccio la stessa domanda a te, ci metti tre nanosecondi a sorridere e dire sìiiii, pure se la cosa è finita 30 anni fa; perché se ti capita lo sai, e non confondi con altre cose annacquate;
ma non era per fare:
io si e tu no, pappapero ... ma solo per suggerire che anche un sistema di sensibilità che capta e organizza le sensazioni in un certo modo può essere decisivo, e questo si educa, se la questione non fa paura o imbarazza, se a livello di idee è contemplata;
io non suggerisco un'educazione pansessualista, che è una sciocchezza; ma noto che siamo pieni di schemi e pregiudizi che impediscono di percepire come funzionano certe cose e che le coppie "anatra zoppa" sono la regola.