Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
Il problema di cui stavamo discutendo era l'educazione dei figli e l'importanza di provare da soli per imparare.
Cosa c'entra il mio primo matrimonio in questo contesto? - dovresti essere meno invasivo della altrui privacy Cono; ti ho già raccontato troppo per quella che è la mia indole e hai già espresso pareri del tutto sbagliati sul mio conto, anche se immagino che, avendo tu la verità su tutto in tasca, resterai convinto della tua idea che ti sei fatto di me e dei miei presunti traumi -.
Tu, credi seriamente, che guardi una persona, ti piace per come è fuori - senza conoscerla dentro - e lei uguale. E da lì si parte? Ci si sposa e poi si prova come va?
Prima ci si conosce bene, in tutto e per tutto, e poi si parte. La vita è un viaggio. ma nel viaggio ci sono altri mille viaggi (amici, lavoro, famiglia, i figli... le relazioni umane - che funzionano, come tutto, per tentativi e non garantiscono continuità in vece della loro bilateralità proprio per garantire il rispetto delle scelte reciproche).

Altrimenti sarebbe come partire per l'Africa vestiti da città, senza bagaglio, senza sapere chi sarà il compagno di camera (se russa, come reagisce alle difficioltà, quanto è disposto a darti una mano nelle difficoltà...).
Dovevi fare il cuoco, Cono. Avresti cucinato omelette in mille modi, come nessun altro chef al mondo.
Ma non noti l'assurdità, Astrid? Ti innamori di uno però lo lasci perché russa. La pretesa di non sposarci fino a quando tutti i parametri maschili non si incasellano nei nostri....
Chiaro che con tali paletti si arriva poi a 35, 40, 45 anni e non si è fatto il passo. Non lo si farà mai, se al centro rimaniamo noi, il nostro ego, le nostre pretese.