Andare, tornare, partire, restare

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L’eterno dilemma delle migrazioni umane
Vivo da anni all’estero e non felicemente, purtroppo
Eppure quando si parte e si va dove si pensa di poter stare meglio, pensi che starai meglio
Non sempre è così, o meglio, certo che può essere così
Ma non per tutti
Non sono una di quelle persone che aizzeranno mai le genti a una migrazione incazzata di massa
Piuttosto suggerisco ponderazione, presa di coscienza del fatto che le cose possano andare diversamente da quanto avevamo preventivato
Andare, girare, esplorare è fonte di crescita ed arricchimento
Ma sono dell’idea che ad un certo punto ci si debba fermare dove risiede la casa dell’anima
E magari ritornare proprio da dove si è partiti
Per me è successo questo
So dove sto andando e sto facendo tutto quello che è nelle mie possibilità per rendere possibile questa cosa
Non sempre hai la motivazione al top, spesso le giornate non ti suggeriscono nemmeno di provare e riprovare, semplicemente come dico spesso io, ti viene da prendere a calci i muretti
Tuttavia una piccola scintilla che si agita ogni giorno c’è e tanto serve a ravvivare il sacro fuoco del fare
Ritornerò sulla faccenda, adesso devo adoperarmi in uno dei miei record
Il mio suggerimento è: partite, sapendo dove è che state andando, ascoltando voi stessi, sempre.

efua