I 5 posti più belli in Italia da vedere in kayak

Sport

Si apre la bella stagione e si ricomincia a parlare di sport acquatici. Fra questi, uno dei più apprezzati è il kayaking. Chi di voi, almeno una volta nella vita, in vacanza non ha preso a noleggio una canoa o un kayak per ammirare meglio i mari e fiumi di cui la natura ci ha deliziato?

Il sito canoakayak.com ha stilato una classifica dei 5 posti più belli in Italia da visitare facendo un’escursione.

Eccoli qua:

1) Dora Baltea in Val D’ Aosta

La Dora Baltea in Val D’ Aosta è un fiume lungo 170 km, importante affluente del Po. Questo fiume è uno dei più ricercati per fare questo tipo di attività. E’ uno sport “mozzafiato”, quasi estremo e ragione di ciò il fiume corrisponde alla caratteristiche richieste in quanto molto impetuoso, tant’è vero che si è guadagnato il nome di “Colorado d’ Italia”. Nel periodo estivo vengono organizzate delle rotte pure di sera/notte durante fase di luna piena. Solcare queste acque in gruppo o singolarmente è un’ esperienza unica tra paesaggi, boschi e castelli.

2) Le Marmore in Umbria

La cascata delle Marmore in Umbria, cascata a flusso controllato, è tra le più in alte in Europa, all’ interno di un Parco Naturale. Molto vicina a Terni e nei pressi del fiume Nernia. Le discese percorse sono molto intense e adrenaliniche, attorniate inoltre da paesaggi di rara bellezza. Si può discendere il fiume in kayak (per i più temerari) oppure in alternativa attività anche più leggere.

3) Fiume Lao in Calabria.

Il fiume Lao è un fiume di 50 Km, che ha origine in Basilicata sotto un altro nome per poi bagnare anche la Calabria. E’ un fiume che ha una portata d’ acqua molto grossa ed è famoso per le varie escursioni di in kayak. Il fiume è sito all’ interno del Parco Nazionale del Pollino, in provincia di Cosenza. C’è tanta natura incontaminata e spettacolare. I percorsi creati sono vari, appunto per i diversi livelli di difficoltà.

4) Fiume Sesia in Piemonte

Il fiume Sesia in Piemonte è un importante affluente del Po che in tratti sconfina anche in Lombardia ed è lungo 140 km. Il fiume scende molto rapido lungo la Valsesia ed è a sua volta alimentato da altri ulteriori affluenti. Comunque anche questa è una località molto amatala da chi pratica tale attività, in particolar modo negli ultimi anni è divenuta molto popolare per tale sport. Il percorso del fiume è molto altalenante e variabile, nel senso che mentre si sta percorrendo una discesa impetuosa, la stessa potrà essere alternata successivamente da una discesa più leggera e più rilassante, per avere l’ opportunità di ammirare e godere il paesaggio mozzafiato circostante. Date le tratte più semplici e meno impetuose sono organizzate anche altre attività più “leggere”. La presenza di rifugi nella zona ha reso tale posto quasi d’ assalto per gli amanti del genere.

5) Fiume Ticino in Lombardia

Il Fiume Ticino nasce in Svizzera per poi attraversare la Lombardia e parte del Piemonte. E’ un importante affluente del Po e il secondo fiume in Italia per portata d’ acqua. Si suddivide in tre parti: il Ticino Superiore, il Lago Maggiore e il Ticino Inferiore. E’ lungo 248 km e attraversa gran parte della Pianura Padana tra il Piemonte e la Lombardia. Proprio per il suo percorso lungo e variegato anche questo fiume è oggetto di kayak. Rispetto agli altri, esso è caratterizzato da un percorso d’ intensità e difficoltà più bassa e molto più rilassato, però nonostante tali caratteristiche ha una sua valenza affascinante e avventurosa. E’ un percorso d’ acqua molto suggestivo caratterizzato da isolotti, boschi e tunnel acquatici del Parco Fluviale del Ticino.

Per concludere, chi è esperto dell’ attività (esperto non si intende per forza a livello agonistico) dovrà sapere che per praticarla innanzitutto è importante saper nuotare, a meno che le associazioni che organizzano le escursioni accettino anche persone che non sappiano nuotare (queste eccezioni sono previste per percorsi più brevi e non pericolosi). Poi è obbligatorio indossare un specifico equipaggiamento, come per esempio caschetto protettivo, giubbotto di salvataggio e muta. Cose messe all’occorrenza da parte degli organizzatori.