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6 consigli per chi non ha mai fatto fuoristrada

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Da chi ha appena iniziato ad andarci.

Tutto ha inizio nel dicembre del 2017: dopo mesi di ricerche e la complicità tra i miei fratelli, ecco apparire alla porta di casa un bel Discovery del 1998. Poche ore dopo il primo giro di prova, naturalmente su una strada interdetta al traffico al grido di “vai vai chi vuoi che ci sia il giorno di Natale”.

La forestale.

Comunque, fu la prima di tante giornate di prove e scoperte con il mio primo fuoristrada. A distanza di pochi mesi da quella prima uscita illegale, sebbene sia ancora alle prime armi, mi sento di dare qualche consiglio a chi è completamente a digiuno di 4×4 e strade sterrate.

1. Se c’è un divieto di passaggio, dategli ascolto

Multe a parte, spesso c’è un vero pericolo per la vostra incolumità visto che evidentemente siete su strade poco battute. Il pericolo maggiore? Le frane. Non nel senso che vi viene addosso la montagna mentre passate, ma che vi trovate la strada già franata o bloccata. Cosa fate, vi girate? Nel 90% dei casi non troverete nei paraggi uno spazio per fare manovra e vi garantisco, non volete trovarvi nella situazione di scendere in retromarcia su una strada ripida.

Fosso fuoristrada
Ops.

Ci sono situazioni in cui potete ignorarlo? Sì, quando per esempio si trova prima di un guado che a volte è completamente secco, ma se non vedete l’altra sponda non avventuratevi e se c’è acqua controllate la profondità, possibilmente con un bastone: magari non è un problema “affondare” nell’acqua fino al parafango, ma se ci sono rocce sul fondale rischiate di dare colpi al fuoristrada, per esempio ho notato che la parte più bassa è il giunto del semiasse.

Fuoristrada guado
Pozzangherina? Mezzo metro di profondità più rocce.

Dopodiché, anche se non ci sono divieti, usate la testa: vivete in pianura? Fatelo un giro intorno ai campi, ma attenti a non passarci in mezzo o finire nel cortile del contadino.

2. Non prendete stradine sterrate alla cieca

Nell’epoca in cui siamo sarebbe davvero stupido avventurarsi in percorsi selvaggi senza verificare almeno dal satellitare com’è la strada. Molti sterrati non sono indicati come strade nei comuni navigatori, ma le immagini vi faranno comunque vedere se c’è un percorso fattibile. Però ricordatevi di controllare anche il rilievo! Sono tutte opzioni disponibili anche su Google Maps. Soprattutto se non conoscete la zona, c’è il rischio che una tranquilla stradina vicino al mare si trasformi in un’arrampicata con pendenze illegali. Mi stava per succedere in Sardegna, fortunatamente la strada era talmente devastata che ho rinunciato, ma non avevo un fuoristrada.

Fuoristrada percorso ripido

Ancora meglio, se non sapete dove andare usate siti come Wikiloc che ti permettono di inserire e seguire percorsi con un grande livello di dettaglio: difficoltà, lunghezza, guadagno altimetrico, pendenze, durata e spesso gli stessi “autori” dei percorsi danno consigli su cose da fare o non fare (con tanto di foto), per esempio l’opportunità di procedere o meno con un 4×4 senza rialzo o senza pneumatici artigliati, indicati per sterrati con una certa pendenza. Onestamente sono indicati solo una parte minoritaria degli sterrati effettivamente presenti, ma è un ottimo modo per iniziare… Ovviamente iniziate da quelli semplici e verificate dalle recensioni dei percorsi che siano veramente facili!

3. Fate pratica con le dannate ridotte

Specie se non avete un modello fresco fresco non sarà esattamente immediato inserire le ridotte, in particolar modo se dovete farlo in situazioni delicate. Quindi provate finché non avete acquisito una certa dimestichezza, poi ovviamente pensateci prima se dovete usarle, nel dubbio inseritele e se trovate tratti piani potete sempre usare marce alte benché ridotte.

4. Accessoriatevi

Il fuoristrada con il verricello non è molto comune e se siete alle prime armi è difficile che lo abbiate già, tuttavia è opportuno dotarsi di una serie di accessori per situazioni più o meno emergenziali:

  • un kit medico, consigliato anche per il veicolo di uso quotidiano;
  • pala pieghevole;
  • tappetini di trazione, da usare in combinazione con la pala, aiutano a cavarvi di impiccio se vi siete infangati e non riuscite a uscirne;
  • martelletto di emergenza;
  • cinghia da traino.

5. Andate in comitiva

Andare da soli, soprattutto alle prime armi, può essere pericoloso anche nello sterrato più semplice, basta una disattenzione, uno “scalino” meno semplice di quello che poteva sembrare, un terreno molto umido… Se siete da soli è un bel problema cavarsela. Per questo anch’io a breve cercherò una associazione di amanti del fuoristrada della zona per accodarmi a percorsi che da solo non oserei mai fare.

strada sterrata bosco

6. Lavatelo sto fuoristrada!

Prendete l’abitudine di portare il fuoristrada a fare un bel lavaggio dopo ogni uscita. È, comprensibilmente, una rottura di scatole, ma anche assolutamente necessario per evitare che il fango si secchi e diventi parte integrante del vostro veicolo… facendolo anche arrugginire. Sconsiglio il lavaggio automatico, anche l’opzione “sottoscocca” francamente non fa molto, meglio impugnare la lancia e aggredire il fango direttamente.

fango pneumatico fuoristrada

Se poi siete ancora uno step indietro e non siete mai saliti su un fuoristrada, tenete in considerazione il noleggio land rover per cimentarvi e valutare se è un tipo di esperienza che fa per voi. Mi raccomando, fate la Kasko!