Negli ultimi anni sono tornate prepotentemente a galla le cosiddette teorie “terrapiattiste”, come testimoniato dall’ampio risalto dato alla questione dai diversi media.
In breve, con “terrapiattismo” si indica la credenza che la terra non sia sferica, come imparato alle scuole elementari, bensì piatta. E per quanto la tentazione di screditare un’idea così malsana sia sicuramente interessante, sul forum si ci è concentrati su una questione ben più interessante: perché?
Perché le recenti stime indicano che il 2% degli americani crede fermamente che la terra sia piatta e che addirittura il 10 % la reputa un’eventualità? Quale oscuro meccanismo si annida dietro alla formazione di un pensiero tanto strampalato (perché di questo si tratta)?
L’ipotesi più accreditata sul thread è che a produrre effetti come questo sia la natura stessa della società occidentale, perché “prigioniera” di una molteplicità di orientamenti e mini-religioni che sono sì, fortunatamente a nostra disposizione, ma che finiscono per confonderci e farci sentire smarriti, senza un’ideale forte a cui aderire, senza un punto di riferimento, senza una guida.
Insomma, per usare le parole dell’autrice del topic Magiostrina, il terrapiattismo potrebbe davvero essere “lo specchio di una società frammentata e individualista, in fondo”.