axeUgene
in genere, nei fora evito di esprimere troppe opinioni prescrittive su questioni etiche; primo, perch� spesso certi commenti hanno l'effetto flame, e in secondo luogo perch� forse non importa a nessuno quel che penso io, e la cosa non mi scandalizza affatto; ma visto che me lo chiedi...
siccome sono laicista e tendenzialmente di cultura liberal-laburista, ho scarsa simpatia per tutte quelle autorit� religiose che esprimono letture conservatrici e reazionarie dei culti che esse pretendono di amministrare, e ovviamente la questione dell'emancipazione delle donne � una delle pi� importanti, nei termini relativi di ogni societ� di riferimento, nel senso che l'incidenza del prblema non � la stessa in Olanda o Danimarca, oppure in Afghanistan o Iran;
per essere chiari, il diritto costituzionale, e i codici civile e penale di uno stato autenticamente laico e liberal-democratico pongono inevitabilmente dei limiti precisi alla facolt� dei culti di promuovere discriminazioni di qualsiasi tipo, e io sono assolutamente favorevole alla rigorosa applicazione di tali norme;a suo tempo, ho fatto notare che l'esposizione del crocifisso nei luoghi istituzionali � costituzionalmente inopportuna, oltre che blasfema nell'argomentazione di chi la difende, in quanto relega a simbolo identitario nazionale ci� che nella dottrina religiosa si intende invece universalista, cattolico appunto, nel senso originario greco del termine;