beh, questa è una vulgata successiva, non certo storia, per la quale non ci sono documenti coevi, affidabili; è una probabilità, in un certo senso; l'aggancio agli zeloti ha un fondamento - poi smentito dalla vulgata successiva, quella religiosa - perché l'attrito con le autorità religiose-civili avrebbe un senso politico, comune alla dinamica di altri movimenti; il che spiega anche in modo politicamente verosimile la delega del caso da parte dei romani;
il tutto andrebbe visto alla luce del fatto verosimile - ma confermato dalla lettera evangelica - che Yeoshua non intendeva in nessun modo fondare una nuova religione; esattamente come Lutero non intendeva fondare la morale laica;
Paolo si poneva esplicitamente un problema di propaganda e metabolizzazione, compromesso con la società; un tratto del suo essere ellenizzato, sotto il quale covava però il tratto originario del "sentimento", che arriva a Lutero tramite Agostino; è un po' una cosa complessi;Casomai la corruzione e la contiguitá con il sistema esistente avviene in seguito. La citazione di Paolo riportata da dietrologo ne é un esempio.
sì, certo; mi sono espresso male; intendevo dire che nessuna religione nasce come fenomeno autonomo rispetto ai valori della società che sacralizza; ovviamente, è diverso il caso dell'"esportazione" in società molto diverse;Quello che poi hai scritto in seguito é esattamente ció che ho affermato: arrivato in un contesto di un certo tipo ne assume le caratteristiche. Cosí l'ebraismo, il cristianesimo, e l'islam.
tuttavia, un'osservazione rigorosa di questi processi dovrebbe distinguere l'eventuale collusione col potere politico della fede importata, dall'adattamento a forme e mitologie con radici più profonde delle istituzioni;
per esempio, l'idea cristiana di matrimonio e successione era parecchio diversa da quella delle classi di potere romane, ma probabilmente era affine alla tradizione ancestrale italica di età repubblicana; e certamente si prestava a sostenere dinamiche di potere decentrato, come fu poi il feudalesimo.