Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

correttamente, si dovrebbe partire dalle fonti nel loro tempo e dalle predicazioni paoline, lasciando in sospesa la vicenda storica che ne è a fondamento;
É proprio su questo che puntava il mio discorso.
Cioé se la predicazione di Paolo e tutto ció che ne segue risponde alla predicazione e all'influenza di Gesú Nazareno. Condivido in parte l'obiezione della difficoltá di tracciare una documentazione storica delle origini, ma in questo frangente non ci restano che le testimonianze "tardive" dei vangeli canonici e quelle incerte degli apocrifi.
Nel tentativo di meglio comprendere la figura di Joshua, figlio di Maryam, ho cercato paralleli con le altre figure fondamentali dell'Antico Testamento e mi sembra di vedere un filo conduttore e un copione che si ripete nel tempo dove la corruzione della parola é la fonte delle incomprensioni.
Cosí si é arrivati a interpretarere "popolo eletto" come legame del sangue e non piú come legame nella fede.
L'apertura ai gentili migliora in parte la situazione, ma (non me ne vogliano gli amici cristiani) si arriva a confondere il Profeta con Dio stesso.
É con l'Islam che finalmente si dichiara la Religione Abramitica come universale dove tutti i Profeti (Gesú compreso) vengono posti sullo stesso piano e si riafferma l'assoluto monoteismo.
Nel caso dell'Islam, purtroppo, la fedeltá all'originale non é piú la mancanza di informazioni storiche che sono copiosissime, quanto la loro interpretazione.
Eppure, imho, proprio le testimonianze dell'Islam ci danno una probabilitá di interpretazione della figura dei Profeti precedenti e del senso della loro predicazione che si rivela abbastanza coerente nella sua omogeneitá.