Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
eh, c'entrano eccome ! perché dalle differenze soprattutto tra confessioni diverse si una stessa religione - quella cristiana - emergono prerogative diverse di Dio e della creazione, secondo logica; quando affermi che le prerogative divine sarebbero tutte positive, vuol dire tutto e nulla, perché con quell'affermazione generica non chiarisci nulla su tutto ciò che a quelle prerogative è correlato in termini di relazione con l'umanità; a partire dalla questione del libero arbitrio, che mi sembra di ricordare tu affermi;
Che io sappia nessuna confessione cristiana attribuisce a Dio qualche caratteristica negativa, altrimenti non potrebbe definirsi cristiana.
Se poi vuoi trascinarmi in un dibattito sulle singole confessioni, mettendo a confronto i singoli credi, per me sarebbe come entrare in un pantano o, peggio, nelle sabbie mobili.
Se un singolo credente mi facesse presente il suo credo, io potrei confutare eventuali errori scritturalmente, ma fare un discorso enorme su tutti i particolari con te, mi porterebbe dove ho detto sopra.


Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
andiamo bene ! come puoi parlare di queste cose se non conosci la filosofia greca, la patristica e la scolastica, la teologia protestante e la filosofia dell'età moderna ?

cioè, per carità, puoi parlare di tutto; ma le tue affermazioni restano fragilissime, caduche come un castello di carte e controproducenti, in caso volessi convincere qualcuno della loro validità; non è che ti basta citare sorella White...

certamente Lutero ha detto "Sola Scriptura", ma le sue argomentazioni sono moltissime e di portata immensa sotto il profilo teologico e, preterintenzionalmente, filosofico-logico.
Ribadisco la mia conoscenza superficiale, scolastica, delle filosofie umane. Sulle tesi protestanti e sui suoi fondatori, però, sorella White ha fatto un racconto abbastanza esteso e corredato di elementi biografici e di testimonianze, che lo rendono interessante. Ovviamente ha narrato anche tutte le persecuzioni subite dai protestanti, ma anche quelle da loro perpetrate negli Stati Uniti, dove sono arrivati al punto di rendere obbligatoria per tutti, anche agli atei, la frequenza ai riti religiosi. Da Il Gran Conflitto:

L’idea che l’Eterno abbia dato alla chiesa il diritto*di dominare sulle coscienze, di definire e di punire l’eresia, è l’errore papale maggiormente radicato. I riformatori, pur rigettando il credo di Roma, non seppero liberarsi completamente dal suo spirito di intolleranza. Purtroppo le fitte tenebre nelle quali il papato aveva immerso il mondo cristiano non erano ancora state dissipate completamente. Uno dei pastori più in vista della baia del Massachusetts diceva: “È stata la tolleranza a rendere il mondo anticristiano. La chiesa non ha mai dovuto rammaricarsi della sua severità verso gli eretici”.*I colonizzatori adottarono questo principio: solo i membri di chiesa avevano diritto di voto nel governo civile. Fu stabilita una specie di chiesa di stato e tutti furono invitati a contribuire al mantenimento del clero. I magistrati, a loro volta, vennero autorizzati a reprimere l’eresia. In tal modo il potere secolare finì nelle mani della chiesa e i frutti non tardarono a manifestarsi sotto forma di persecuzione.*{GC 231.3}

La frequenza alle funzioni religiose della chiesa ufficiale era obbligatoria, sotto pena di multa e di carcere. “Williams disapprovò questa legge, poiché il peggiore articolo del codice legislativo britannico era proprio quello che imponeva di frequentare la chiesa parrocchiale. Costringere gli uomini a unirsi, nella celebrazione del culto, con persone che non condividevano le loro credenze, era da considerarsi un’aperta violazione dei loro diritti naturali. D’altra parte, imporre ai non credenti e a quanti non intendevano assistervi, di partecipare al culto, significava incoraggiare*l’ipocrisia... “Nessuno dovrebbe essere costretto, contro la propria volontà, a partecipare al culto o a contribuire al suo mantenimento” diceva Williams. “Che cosa?!” replicavano i suoi oppositori, sorpresi dalle sue dichiarazioni “forse l’operaio non è degno del suo salario?” “Sì” ribatteva Williams “ma da parte di coloro che lo impiegano”.13*{GC 232.2}