ho capito; tu parti dalla definizione di "borghese" come non-in-uniforme cui in qualche caso i militari ricorrevano per darsi un tono speciale;
la società rivoluzionaria, e poi bonapartista, era borghese perché aboliva il privilegio di nascita, pure nell'esercito; uno stalliere o altro umile diventava generale per meriti, e poi anche re, di Svezia nella fattispecie; salvo, con la Restaurazione, fondarci una tradizionalissima ereditarietà e titolo
la società era borghese poiché coltivava il valore dell'iniziativa personale e delle capacità , di chiunque; un tratto piuttosto calvinista;
in Italia, l'impronta è stata decisiva; aristocratici a parte, tutti gli italiani che sapevano leggere e scrivere - generalmente, i borghesi - sono stati bonapartisti e poi unitari, ispirandosi al modello francese dei diritti.