Serve un'educazione/informazione al consumoOriginariamente Scritto da crepuscolo
Il mercato del consumo è talmente variegato che è impossibile mettere d'accordo tutti.
Tra l'altro chi si è preso la delega di rappresentarli non fa niente di buono come ad esempio gli scioperi a singhiozzo. Ad esempio oggi, tanto per dire, nessuno compra carne; domani nessuno compra pesce, ecc. Il consumatore deve essere riunito in qualcuno che lo rappresenti e che gli fumino i coglioni.
Chiedo scusa per i coglioni.
Chiaramente se ci dovessimo trovare costretti a non mangiare pesce/carne/ananas per un tot di tempo occorrerebbe sostenere le famiglie che con quell'attività campano. Il cambiamento deve essere incisivo ma ci sono fattori sociali da tenere in considerazione.
La pastic-tax, e parlo a mio discapito, è giusta? Basta pagare per risolvere il problema?
Meglio sarebbe ridurre gli imballaggi (qui c'entra l'attività dei governi che devono legiferare in merito), investire in ricerca per nuovi materiali.
Quando andiamo a fare la spesa non scegliere due mozzarelle imbustate singolarmente a loro volta imbustate in un terzo sacchetto (qui entra in gioco l'educazione al consumo)
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