oppure buone scuole superiori, in cui si insegnano storia ed educazione civica;
ma che c'entra la coscienza civica ?intanto lo svuotamento ha avuto conseguenze negative. come il subordinare il matrimonio civile, nella realtà, agli umori di coppie sprovvedute o alle richieste della propria adesione politica. il che non giova ai costumi, alla cultura di un popolo e alle esigenze sovrastanti gli impulsi istintuali di uomini e donne senza coscienza civica. anzi proprio senza coscienza...
vedi, qui confondi le tue personali opinioni "morali" col senso di un ordinamento che esplicitamente considera la questione "matrimonio" come esclusivamente privata; puoi dispiacerti, ma non considerarlo un "errore", visto che si tratta di un postulato intenzionale: ti sposi con chi ti pare, se vuoi e finché vuoi, perché l'ordinamento - fatte salve le tutele del caso - non ritiene di pubblico rilievo le tue scelte private, dominio riservato del tuo diritto alla libertà personale;
come fraintende anche Cono, lo stato liberal-democratico esclude la promozione di finalità etiche determinate, i costumi, ecc... anzi, esso nasce esattamente come prodotto della limitazione dello stato stesso, seppure con una necessaria limitazione di alcune libertà, che diventano facoltà, per garantire l'ordine pubblico; es.: se vuoi guidare, devi conseguire la patente; se vuoi commerciare, la licenza, ecc... ma se vuoi avere una vita affettiva nessuno può vincolarti, entro il limite della maggiore età e del consenso;
non sto parlando dei contenuti, ma del fatto che l'essere umano è necessariamente "culturale", perché le sue azioni sono in ogni caso mediate da una cultura qualsiasi, per qualsiasi comportamento rilevante; a meno di trovarsi di fronte all'uomo-lupo, nessuna persona potrebbe rubare o uccidere ignorando la circostanza che la società lo giudicherà, perché al momento di essere autonomo, più o meno autosufficiente, avrà necessariamente assimilato una cultura sociale, buona o cattiva, su "come si sta al mondo";si. occorre però intendersi sul come l'attitudine al trasmettere educazione si concreti nella realtà. il che è tutto dire. ci sono e ci sono stati uomini che pensano alla violenza sulle donne come educazione, ad es.
se credi; ma poi bisogna vedere quale educazione e quali "natali"; potremmo non essere d'accordo e farci la guerra, perché questo succede; per questo motivo, le democrazie lasciano libertà di educazione e natali ugualitari; contestare questo principio si può; ma poi, per coerenza, si deve essere disposti a contemplare il proprio annichilimento, come nel paradosso dell'intolleranza di Popper:mah. io penso che di leggi ce ne siano a sufficienza. quello che manca è l'uomo: se vuoi un mondo migliore devi intervenire sull'individuo. o con i natali, come si dice a destra. o con l'educazione, come dicono i comunisti. il resto a mio parere lascia il tempo che trova.
se io sono pluralista, ma tu non ti accontenti del tuo spazio e vuoi approfittare del pluralismo per abolirlo e instaurare un tuo totalitarismo, io sono autorizzato ad eliminarti, perché altrimenti non proteggerei il pluralismo, che non può essere per questo motivo assoluto;
più che altro, il referendum - che sarebbe stato evitabile, non necessario - fu il risultato di una diffusa incapacità della parte più arretrata dei dirigenti di quel paese - tanto a destra, quanto a sinistra - di capire l'enorme portato del desiderio diffuso;si. ok errore mio. però da quanto scrivi mi pare che la politica del tempo e i suoi movimenti e risvolti non vadano oltre un quadro nel quale il pci fa cmq. sia opposizione, la dc tenta di pararsi il culo perché se non il vaticano rompe i cc.dd. e gli altri a fare ostruzione in parlamento perché i voti sono pochi. insomma pur essendo la situazione abbastanza problematica e complessa, resta il fatto che il referendum fu espressione (anche se negativa) di un diffuso sentimento popolare...ovviamente a favore del divorzio.
cioè, sia i fanfaniani cattolici, sia tanti comunisti conservatori, ragionavano per loro astrazioni ideologiche e moralistiche, ignorando i sentimenti diffusi e le aspettative di modernità delle persone; questa tendenza è proseguita per molti anni: il PCI non ha capito la domanda di benessere diffuso a cavallo degli anni 80, e poi il follow-up di quel sentimento negli anni '90, che ha prodotto Berlusconi, il desiderio di successo, di affluenza economica, ecc...
al contrario dei furbi e pragmatici cattolici, un po' conservatori e un po' ipocriti, a seconda delle convenienze, i comunisti ed epigoni, per cultura orfani della religione istituzionale, si sono sempre un po' atteggiati a preti moralizzatori sul pulpito, e sono stati giustamente bastonati perché non capivano i desideri autentici delle persone, che bollavano come immorali, egoistici, ecc...
se una persona vuole più soldi o consumi, o meno immigrati, puoi anche pensare che sbagli, magari a ragione; ma non puoi ignorare paure e speranze autentiche, perché poi finisci bastonato alle urne.