Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
il punto è che le cose non cadono dal cielo per motivi trascendenti, ma hanno una motivazione, che si comprende se si osserva la realtà, invece di volerla rendere congruente all'idea preconcetta che ci si è fatti di essa;

no. axe, puoi essere certo che io non sono uno di quelli che pensano a cose come "diritto" nell'ottica di "diritto al lavoro" o magari addirittura al lavoro "per cui si è studiato". penso che nella vita occorra "adeguarsi" a quello che si può o non si può fare, e per i più vari motivi.

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tutte queste crisi sono il risultato della disfunzionalità del sistema di valori in cui si manifestano; l'educazione ha un senso se, a fronte di un comportamento precettato o di un insegnamento, si produce un vantaggio corrispettivo per chi vi si conformi;

si. ma ti ripeto: in linea di principio. di fatto, nella scuola "pubblica" gli insegnanti anziché fare il loro lavoro in senso specifico, fungono invece da assistenti sociali, in definitiva. anche in merito a situazioni per cui scelgono di non intervenire, lasciando chi vive quelle situazioni nella disperazione più nera.
la scuola privata invece credo che, sia pure non del tutto, corrisponda al modello che tu sostieni. cioè se io scelgo una scuola privata pago tanto ma ho un corrispettivo che, per i più, consiste nella restituzione di quanto si è speso in termini di istruzione. in somma una partita di giro. questo in sintesi e ovviamente tralasciando le situazioni più problematiche. conosco gente che è uscita da scuole superiori private alla quale hanno detto che praticamente per le proprie caratteristiche personali non avrebbero dovuto né ovviamente potuto accedere ad una istruzione universitaria degna di tal nome. fai pure due più due.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
la famiglia del notaio, figlio incluso, non mette in discussione l'autorità del prof di civile o commerciale che boccia, anche e soprattutto nella prestigiosa e costosa università privata; qui non c'è crisi, perché il sistema garantisce un corrispettivo: studia e farai parte della classe dirigente, legittimerai la tua appartenenza di classe, senza doverti vergognare troppo del privilegio; questo era anche il senso, 50 o 100 anni fa, di rompersi la schiena sul greco e il latino al classico: una cicatrice, un rito iniziatico di censo per i predestinati al comando;

non c'è crisi però direi che "lavorare" per ottenere la restituzione di quanto si è pagato per l'istruzione sia abbastanza poco "gratificante". o no?

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
oggi, che vuoi patteggiare ? un educatore in famiglia, un formatore nella scuola o nell'università, se sono onesti e non vivono in una bolla autoreferenziale di fantasia, nel 99% dei casi dovrebbero dire ai giovani: cercate di trovare ciò che vi appassiona davvero e applicatevi lì, perché nessuno vi può garantire quasi nulla; ma forse, se riuscite a comprendere la vostra energia creativa, il vostro desiderio, sarete in grado di essere competitivi e ricavarvi un vostro spazio; e che Dio ve la mandi buona, perché ci vuole anche fortuna;
su questo non ho dubbi.

Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
ma non c'è un "sacrificio" che garantisca qualcosa in nome di un ordine equo, condiviso; se tu farai il praticante in uno studio, senza soldi di famiglia, potresti restare praticante a vita; fossi un professore, io ti consiglierei di imparare molto bene le lingue e il diritto privato e commerciale internazionale e comparato;

axe, ti dirò: per la mia esperienza la sola formazione "didattica" non è oggi più soddisfacente. occorre anche e soprattutto una formazione di tipo spirituale, morale, e non solo a livello di conoscenze, conoscenze che al giorno d'oggi più che mai sono a tutti accessibili con un minimo di spesa. in altre parole serve il c.d. "titolo". poi: con una riforma dell'istruzione "scriteriata", a mio modesto avviso si sono privatizzate a livello di "forma mentis" quanto meno, anche le scuole pubbliche, col risultato di creare un rafforzamento della c.d. "casta", che non beneficia più solo di istituti scolastici ad hoc, ma anche di una istruzione universitaria ad hoc, cioè priva di contenuto per i più, cioè per quelli che vanno nelle università per conoscere meglio sé stessi e in definitiva il Paese (in senso di nazione) in cui vivono. e questo se permetti lo trovo un'ingiustizia.