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Discussione: Picchiare anziani e bambini

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  1. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sempre gravitate nell'orbita austro-tedesca;

    ah: non lo sapevo.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    dal punto di vista del diritto non c'è una valutazione di merito, "morale", ma solo la constatazione che una determinata pretensione mobilita; se domani mattina un movimento di massa volesse ripristinare un'entità magno-greca nel Meridione d'Italia o una monarchia borbonica o angioina, quello che conta è solo l'adesione e l'effettività, a prescindere dall'opinione che si può avere della cosa;

    si. questo è proprio quello che volevo dire. però non capisco la questione della volontà di massa. la massa ha un nome? un criterio qualsiasi di giudizio? insomma ci vuole anche una "guida consapevole", che instilli nella massa quel tipo di idee. se no siamo tutti masaniello...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, qui continui a mancare il punto tecnico del diritto internazionale:
    questo in nessun modo può legittimare o definire una statualità, una soggettività, che si sostanzia in se stessa;

    si. e questo l'ho capito. insomma stavo per dirlo...

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il diritto internazionale è pattizio, tra soggetti paritari che si autodeterminano; non rappresenta un potere davvero sovraordinato in grado di garantire una cogenza uniforme, nonostante i tentativi;
    è, per semplificare, come un diritto civile in cui vi sia un foro dibattimentale ma non una vera e propria forma di cogenza, ma solo una consulenza da parte del giudice: hai una controversia condominiale ? quello ti dice chi avrebbe ragione in via di principio, e i condomini poi possono decidere se conformarsi a quel parere e mantenere relazioni pacifiche fondate su un comune intendimento di diritti e doveri;

    e chi rappresenta il giudice nel diritto internazionale? la c.i., il c.d.s. dell'onu o chi altro?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    questo è abbastanza irrilevante, nel senso che rientra nel quadro delle fonti-atto, che si auto sostanziano; se si parla di "ordine imposto" una valutazione del genere si può solo fare sulla base dei meccanismi istituzionali di rappresentanza e libertà di scelta; ma la resa senza condizioni è di per sé una manifestazione di rottura in cui si dichiara la dismissione di una prospettiva precedente, cioè l'indisponibilità a perseguirla; non ti costringe nessuno ad arrenderti, se sei disposto a farti spianare a forza di atomiche; se non lo fai, vuol dire che denunci il precedente set di valori;

    no, amico. dichiarare una resa senza condizioni vuol dire, da un lato rigettare la vittoria della controparte. dall'altro ammettere, benché "polemicamente", di essere col c.d. a terra.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nota che questo tipo di circostanze è avvenuto solo in età contemporanea con il mutamento ideologico di personalità dello stato, che ha imposto la radicalizzazione delle conseguenze; cioè, la semplice guerra, anche da parte di regimi autocratici, come l'impero guglielmino del 14, non era sufficiente a determinare una soluzione di continuità marcata nella personalità dello stato; gli eredi degli sconfitti si dovevano fare carico di tutto il gravame;

    a quanto ne so però guglielmo II dovette prendere il largo a denti stretti. quello che venne dopo, hai ragione, fu proposto come mezzo di continuità, ma di fatto sempre di rivoluzione si trattò, almeno col senno di poi.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nel caso delle dittature radicali, anche se il principio di successione rimaneva, il carico di responsabilità sugli eredi è stato attenuato proprio perché il disconoscimento statutario dell'ideologia precedente andava a mutare un elemento essenziale e non ordinario della personalità dello stato;

    si. però tutti i regimi politici si fondano su una determinata forma di stato che è ovviamente in quanto esiste, fondata sul consenso e dotata "normalmente" di una propria personalità a livello internazionale. la guerra in quest'ottica può avere due effetti in contraddizione: il rafforzamento del consenso allo status quo oppure la sua radicale o mettiamo anche "mediata" modifica (sovente ad opera dei vincitori, o cmq col benestare di questi).

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    questa può essere una valutazione politica, che si dovrebbe misurare con dati di forma e sostanza, status di cittadinanza, tutele giuridiche, ecc...
    io ti ho solo citato un problema tecnico per gli stati che volessero riconoscere entrambi, e sulla base di dettati costituzionali formali; se uno stato palestinese non dichiarasse programmaticamente il fine di estinguere Israele, sarebbe molto più semplice il suo riconoscimento, tutto qui.

    si. ma anche israele potrebbe smetterla di prendere a cannonate i ragazzi di 15 anni che lanciano pietre...o no? insomma ci vorrebbe un pochino di buona volontà da entrambe le parti. ma credo che i tantissimi "lutti" (e siamo sempre là) si contrappongano alla pacificazione.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    se non si tratta di democrazie rappresentative, al massimo le coscienze delle élites autocratiche e delle loro polizie;
    uno studente e cultore di materie giuridiche, consapevole che la forma è sostanza, non dovrebbe commettere l'errore di omogeneizzare il grado di rappresentanza delle "coscienze" di un ente statuale democratico, dove è possibile votare partiti, anche esplicitamente eversivi, e uno autocratico in cui si condannano gli avvocati perché difendono i diritti civili, tipo Iran;

    sai benissimo che l'iran è uno stato teocratico, quale peraltro è stata per più di 50 anni anche l'italia. l'esempio che facevi era l'avvocatessa trentenne, non "gli avvocati". ci sono avvocatesse con la testa sulle spalle e il kirpan in viso; e avvocatesse che fanno "le femministe" in ottemperanza a non so quale "credo" o "ideologia". è lo stesso problema che si è presentato in italia quando i comunisti decisero di circuire le nostre donne costringendole a colpi di propaganda ad uscire di casa "la sera". con le conseguenze che sappiamo...


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    o, con tutto l'imbarbarimento degli israeliani, appiattire su un'idea di sterminio la circostanza per cui tra i cittadini israeliani di etnos palestinese figurano alte gerarchie dell'esercito o della magistratura in un contesto di stato di diritto - pure discutibilissimo per molti aspetti - mentre se sei un potenziale oppositore, a qualsiasi titolo, in un regime competitore dell'area non è garantita la tua incolumità fisica, se abiuri alla fede, se sei gay o liberale, o fautore di diritti all'autodeterminazione.
    qualcuno ha detto: "non è semplice ammettere che le vittime di un tempo siano divenute a loro volta carnefici". guarda io mi ci ritrovo. e so che vuol dire essere discriminati per la propria fede politica o religiosa. forse è per questo che ne parlo liberamente. perché mi sono "incallito". non è facile convivere tra opposti estremismi, questo si. però nel passato ho studiato un poco la materia e mi pare che le colpe, se vogliamo dirlo, siano a carico di entrambe le fazioni in lotta, e con "fazioni" intendo non solo israele e palestinesi ma anche israele (stato) e controparti a livello sempre di "stati" confinanti. poi un consiglio che mi sento di darti (non dire che "dispenso consigli") sarebbe di non badare troppo a come la questione viene posta dai nostri media. se pensi ad esempio che nella religione islamica non esiste il concetto "nostro" di "stato", ma solo quello del considerare la parte di mondo su cui si professa la loro religione come "islam", cioè "comunità dei fedeli", allora ti risulta anche chiaro che i palestinesi non cercano "territori" da assoggettare alla propria autorità ma soltanto che la fede ebraica non contraddica se stessa attribuendosi un fantomatico diritto ad uno stato "territoriale" che non renderebbe giustizia, almeno a livello teologico, alle promesse di Dio ai patriarchi.
    Ultima modifica di sandor; 21-03-2019 alle 09:18

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