guarda che qui ad avere le idee confuse sei tu:
le guerre di religione si sono dipanate tra il 1520 e il 1648 nell'ambito dell'Impero Austro-spagnolo e, come faide interne tra fazioni, in Francia e Gran Bretagna, con strascichi protrattisi nel conflitto tra la casa Stuart e i puritani, fino all'avvento degli Orange-Nassau; le Province Unite olandesi erano una porzione dell'impero, così come la Boemia e tutti i principati tedeschi del nord, i cui principi avevano aderito alla riforma; l'unico esempio di guerra tra stati sovrani a contenuto vagamente religioso è stata quella tra la Spagna di Filippo II e l'Inghilterra di Elisabetta; ma, anche in quel caso si trattava di politica di potenza e confronto di legittimità dinastica, vista l'alleanza e parentela dei cattolici Stuart di Scozia, pretendenti, con gli spagnoli;
sei confuso pure qui, forse perché l'esame è lontano; non è che l'autorità non accetta limitazioni, che non vuol dire nulla; essa deve esercitare il controllo effettivo di una porzione di territorio nelle forme e modi tipici dell'autorità , col monopolio della forza, l'esercizio della giustizia, la normazione, ecc...no. quell'esame l'ho dato. la personalità giuridica dello stato nasce quando all'interno c'è una determinata autorità che non accetta limitazioni di potere e che è riconosciuta come legittima dalla c.d. "comunità internazionale".
e il riconoscimento da parte di altri stati non ha alcun rilievo costitutivo della personalità di uno stato; è solo un atto politico; se tutti gli stati del mondo riconoscessero, che so, la Catalogna come stato sovrano, ma il potere in quella regione fosse esercitato dalle autorità di Madrid, nessuna prerogativa sovrana potrebbe essere esercitata a Barcellona, nessuna garanzia ai cittadini, contratti, rapporti bilaterali e multilaterali, per mancanza di effettività ; al contrario, se tutta la comunità internazionale decidesse domattina di disconoscere gli Stati Uniti, quelli resterebbero lì, coi loro confini, spazi aerei e marittimi, unità militari, rapporti vigenti, effettività , con cui fare comunque i conti e negoziare, in caso di relazioni di qualsiasi tipo; se hai un conflitto di ordine pattizio, economico, strategico, ecc... è a quell'autorità che devi fare riferimento; e anche in caso di guerra, se quell'autorità rispetta le convenzioni - per es. , sui prigionieri - non puoi unilateralmente trattarla da terrorista perché politicamente non vuoi riconoscerne la legittimità ; non so se mi spiego...
fraintendi politica con diritto; non c'entra nulla con la soggettività giuridica di uno stato; anche perché il diritto internazionale è pattizio, analogamente a quello privato e le autorità multilaterali in effetti non sono entità realmente sovraordinate, capaci di imporsi ai membri ope legis;no. allora ti ripeto: se un pazzo fa un attentato mettiamo anche ideologico, allora si tratta di terrorismo. la comunità internazionale ha un ruolo nel riconoscere la personalità giuridica di uno stato, che non può essere messo in discussione. prendi ad esempio le sanzioni di carattere internazionale comminate a stati che non sono "riconosciuti" dai pezzi forti di quella comunità , come gli stati uniti nei confronti di cuba. (embargo).