Citazione Originariamente Scritto da Magiostrina Visualizza Messaggio
Gli esseri umani hanno una socialità più complessa, è per questo che si è spontaneamente imposto il modello di lunga 'fedeltà', perchè sarebbe stato svantaggioso cambiare le carte in tavola ogni 4 anni. Poi figurati se a 4 anni un bambino è abbastanza indipendente da fare a meno di uno dei due genitori per la maggior parte del tempo... o di entrambi.
ma questa è cultura, elaborazione, non l'elemento innato che hai chiamato in causa; sotto il profilo istintuale il comportamento umano sconta la caduta dell'attaccamento che si verifica dopo un tot di anni, e la spinta a sostituire con un nuovo interesse, un bisogno vero e proprio; ora, ci può anche essere un'elaborazione efficace di attaccamento che consolida una coppia, ma rimuovere quel bisogno istintuale è comunque artificioso; e infatti le circostanze lo confermano, visto che nell'istituzione del matrimonio dei potenti sono sempre state consentite scappatelle, amanti, favorite e distrazioni varie, senza troppo scandalo;
La questione delle corna conferma quello che sto dicendo io. Fino a quando era necessario mantenere in piedi l'impresa (la famiglia) per la sopravvivenza della comunità, si faceva buon viso a cattivo gioco. Oggi non è più necessario e l'impresa si può chiudere per aprirne un'altra o non aprirne nessun'altra, i singoli sopravvivono bene anche da soli.
ripeto: porre sullo stesso piano circostanze culturali e istintuali non aiuta a capire granché: la famiglia è una cosa; la coppia un'altra; la circostanza eccezionale è quella recente, un par di secoli per le élites borghesi occidentali, di coppia romantica che incarna la famiglia, laddove le prassi funzionaliste hanno sempre distinto, con modi diversi di promiscuità a seconda degli ambienti;
gli "strani" siamo noi, oggi, a volere una patente di onestà e coerenza romantica alla coppia-famiglia;

Questo è quello che accade oggi, ma è ancora tutto da verificare se sia veramente un modello migliore, anzi a giudicare dalle uscite balzane di tipi alla Pillon, mi pare che molti siano parecchio insofferenti verso le conseguenze di questa monogamia seriale a cicli di 4 anni.
se è per questo, moltissimi sono insofferenti alle donne senza velo o burqa, alle donne che lavorano e a tante altre cose; le persone si adattano e si fanno passare l'insofferenza; da bambino - ora ho 56 anni - ho visto società in piccoli paesi che erano indietro di 20 o 30 anni rispetto ai valori urbani quanto a consuetudini sociali; oggi il gap è praticamente nullo; in effetti, le pillonerie sono emulazioni di retroguardia, non ci credono nemmeno loro; il senso è più quello di evocare un sentimento reazionario come tale, che invece esiste a prescindere dal concreto;
per farti un esempio, i neofascisti di oggi - ma anche di 40 anni fa - sono cresciuti in un clima di libertà personale che rende grottesco il loro atteggiamento; il militante tipo di oggi dopo due settimane nella mia caserma cadrebbe in depressione a piangere da mammina; ma non per la durezza della disciplina, che potrebbe anche essere esaltante, ma per la noia insensata di un regime qualsiasi, a cui non sono mentalmente pronti;

La famiglia si costituisce intorno alla coppia e alla prole.
no, appunto; questa è una deformazione culturale recente; il matrimonio si è sempre costruito sul patrimonio, non a caso, e non certo sull'idea romantica di coppia, e tantomeno sulla sessualità; proprio perché si sa dalla notte dei tempi che la coppia è una circostanza instabile; secondo te, perché esiste da sempre la prostituzione, - a beneficio della platea maschile, fino a pochi decenni fa tutta coniugata - se non a proteggere il patrimonio dall'instabilità ?

Il quadro da soap opera che fai tu è privilegio di pochi e lo vedi più che altro nelle favole che trasmettono su Raiuno per vendere le saponette. La maggior parte dei figli di separati si divide fra le due famiglie di origine, un natale da una parte un compleanno dall'altra; la maggior parte delle coppie separate non ne vuole sapere della nuova famiglia dell'ex, ma anche laddove ci fossero rapporti civili per amore del quieto vivere e dei figli, non lo si potrebbe considerare un vero esempio di famiglia. Sarebbe un esempio di gruppo, certamente in linea con i tempi moderni, che rafforza il principio dell'individuo che basta a se stesso, secondo me.
non capisco come la famiglia allargata rafforzerebbe l'individualismo, visto che è esattamente il contrario; qui mi sembri più motivata dal sostanziare una tesi che vuoi sostenere, più che osservare la realtà e dedurne il funzionamento;
però, forse involontariamente, ci hai dato: funziona proprio come la pubblicità: hanno fatto più personaggi tv come Mika o Tiziano Ferro, omosessuali dichiarati che piacciono alle mamme, dei vari movimenti per i diritti civili; e lo stesso dicasi per le serie tv in cui si vedono modelli di famiglia allargata idealizzata; funziona proprio così; la gente si abitua, introietta modelli elitari e li vuole emulare, perché si sente migliore, come il tifoso del rugby;

certo, ci vuole il suo tempo, ma nemmeno troppo; del resto, non vedo alternative; la conservazione è dettata dalla paura, il cambiamento dalla speranza, ma vince sempre;
tu sei divorziata, no ? ora, può darsi che tu abbia subito l'abbandono, e abbia nostalgia dell'ex-marito; o forse no; ma in nessun caso - credo - se tu avessi una relazione appagante vorresti tornare al matrimonio precedente, come nessuno; se gli ex partner fossero tutti serenamente riaccoppiati, non sarebbe difficile la famiglia allargata del Mulino bianco;
quindi, la difficoltà sta proprio nell'incapacità culturale di gestire la crisi della coppia; che è un po' come la differenza tra invecchiare bene, accettando le rughe, o male, volendo apparire giovani a forza;
la realtà è che a 30, 40 o 50 anni puoi anche decidere di tumularti in una famiglia senza amore e passione; tutto si può fare; ma quanto reggi ? ha un senso ? che società "buona" e felice, che educazione pensi di consegnare ai figli ? quelli ti odieranno perché hai trasmesso loro una nevrosi, un modello di relazione sacrificato e piagnone a cui saranno nevroticamente vincolati: la famiglia è quella roba in cui due nevrotici si tengono reciprocamente prigionieri: uno fa il carcerato, l'altro il carceriere, entrambi nella stessa prigione;

ammesso che ci si riesca, a che serve ? neanche a dire: sai, così fanno come me, e comunque si va avanti; no, con quella roba alla fine i figli non si sposano e non procreano, proprio perché hanno orrore di quella condizione;
perciò, se vuoi la famiglia, devi attrezzare alle circostanze reali, sulla base di aspettative ragionevoli, di desiderio, ma anche di limiti prevedibili dell'impresa "famiglia".