aspetta un attimo. gli assiomi vengono "indotti" dalle scritture. poi tra autorità, cioè chiesa, e coscienza, direi che una certa collaborazione ci dovrebbe essere. è un po' la dicotomia tra gerarchia e popolo. se la gerarchia potesse ancora oggi "imporre" la propria "visione" delle cose al popolo, e mantenerla anche contro le singole coscienze, ad esempio con la vecchia inquisizione, non so dove si finirebbe. se è questo che vuoi dire.
si. allora il battesimo, secondo la tua "visione" serve a cancellare il peccato "originale". ma se un bambino viene battezzato, lo è perché probabilmente lo vuole dio. prima del battesimo può peccare? io questo non credo di saperlo. credo si debba intendere il significato dell'espressione. cioè se il peccato originale è quello che "si dice", allora va bene. se intendiamo l'espressione in senso letterale allora "originale" è il peccato, ovviamente "di pensiero" che anche i neonati, o almeno quelli più "birichini" possono commettere. non so. tu che dici?
tu mi sembri un po' "protestante". i protestanti sono convinti che le opere non contano, perché pensano che i "salvati", come direbbe primo levi, siano già stati scelti da dio all'inizio dei tempi, e che quindi le loro azioni e quelle di tutti gli altri non potranno che essere quelle che dio ha già stabilito. ecco: un po' protestante lo sono anch'io ma poi mi sento anche cattolico, e da cattolico se vuoi, ti dico che le opere contano. e contano nella misura in cui "fare bene" al di là di quello che "personalmente" si riesce a realizzare in termini di carità, sia un viatico per il paradiso. rino gaetano cantava "a mano a mano" e a mano a mano i meriti in vista della salvezza eterna vengono acquistati così. ovviamente una buona mano ce la mette la chiesa, cioè la gerarchia, che intercede presso dio e lo induce a cambiare "qualche" previsione. ovviamente attraverso la preghiera, che è il modo più "naturale" di chiedere a dio un'eccezione nell'ordinario corso delle cose.
quale sistema? allora, lutero diceva: ci sono le scritture, tutti possono leggerle e volendo "siamo tutti teologi". tuttavia il sistema e come funziona, secondo la dottrina cattolica, lo conosce interamente solo la "gerarchia" per l'appunto, e secondo un' organizzazione interna ancor più selettiva. se sei solo un normale cattolico non è che puoi fare o dire qualcosa di "molto diverso" da ciò che totò chiedeva a eduardo, e che quest'ultimo, più smaliziato, tentava di spiegare, parlando di guerra e pace.
si. e allora quale è la differenza tra pietro e giuda? dimmela tu. entrambi tradirono, a loro modo. ma chi dei due è stato "il primo pontefice"? e perché?
così però sei tu che mandi al diavolo "il sistema". se dio sa tutto dapprima allora che senso ha la creazione? neanche un padre di famiglia vorrebbe che i propri figli non avessero una "morale", una educazione, ecc. e per avere questo tipo di cose occorre ovviamente che i figli siano in grado di scegliere tra bene e male, una volta che ne avessero "la nozione". niente di diverso dal rapporto tra dio e uomo. e poi: che senso avrebbero le scritture, se non a ricordare a noi uomini la via del bene? allora davvero dio sarebbe interessato solo all'oscar per la sceneggiatura. e a niente altro. insomma...
allora l'antropologia è una scienza "sospetta".
si. proprio i neonati. è la chiesa che li sceglie. dice: come? questa è una bella domanda. però la devi fa non a me, ma a chi di dovere, perché io "la ragione" non la conosco. e ti assicuro che il beneficio del dubbio a volte "è un salvavita".
si. il fatto stesso che tu sia triste per queste cose, come lo sono in tanti, me compreso, dimostra che un senso "morale" esiste in noi uomini. e non è poco.
io non sono un prete, né altro. sto solo provando a dire la mia. ovviamente non posso sapere tutto. soprattutto riguardo a quello che pensa dio. abbi pazienza.
ma non mi pare che adamo sia stato "dannato". mi risulta "condannato", ma poi "tornato a dio". quindi?
cosa, quest'ultima, che in teoria la legge non "vieta". sono le condizioni "al contorno" ad essere "sfavorevoli", perché ovviamente la realtà sociale, i problemi di integrazione ecc., sono molto più complessi del semplice diritto attribuito dalla legge. jerda ti direbbe che "esistono più cose in cielo e in terra che non ne sogni la tua filosofia". e avrebbe ragione.