quella sul marocco era una battuta. e l'unico a non averlo capito sei tu. poi: un pazzo isolato che spara, come dici tu, in una moschea o sinagoga combatte la sua "personale" guerra, che non è però fino a prova contraria riconosciuta dal diritto internazionale. quindi non si avvicina neanche lontanamente a spiegare quello che volevo dire in merito alle religioni e agli ideali che esse portano appresso. ma anche se, all'epoca cui mi riferisco il diritto internazionale era di là da venire, la guerra è un fatto collettivo, nutrito di idee, senso di appartenenza, di solidarietà per chi condivide le stesse convinzioni ecc. l'ISIS non c'entra ovviamente nulla. tanto più che è stata disconosciuta dalle stesse "personalità " islamiche la sua connessione con la loro religione.
quindi per te tutti coloro che sono morti nelle guerre di religione (parlo di lotte interne allo stesso cristianesimo) sono morti senza sapere neanche per cosa combattevano? questo mi pare abbastanza estremo come ragionamento, non certo capace di eliminare la dimensione che tu vorresti correggere, cioè quella del fumetto, che peraltro lascia il tempo che trova. le cause delle guerre di religione sono ben note e lo erano anche al tempo in cui quelle guerre furono combattute. non si va a morire per "nutrire" marxianamente la potenza economica della propria nazione di appartenenza. ci sono delle idee che sono sempre ove più ove meno alla base delle guerre guerreggiate. da sempre.
le guerre mondiali sono come sai lo strascico delle guerre di religione. sempre gli stessi lutti, le stesse idee, ecc. guarda: ti assicuro che marx centra poco...e centra poco anche la propaganda: non è che al mondo l'unico avvezzo a prendere con le molle l'onestà dei movimenti di popolo sei tu...
e l'eroe chi sarebbe? io? c'è stato un tempo, axe, in cui davvero si credeva che le guerre "esterne" potessero arrecare giustizia dei torti subiti da gente innocente, che i lutti potessero essere vendicati, che la giustizia degli uomini potesse sostituire quella divina. insomma c'era un'idea alla base dei conflitti, che ci sono sempre stati, e sono stati sempre motivati dalla esigenza di riparare "i torti". si può litigare per il possesso di un bene materiale e in questo marx ci sta anche. ma se si arriva a uccidere è perché l'ingiustizia di una morte non trova spiegazione. perché violenza chiama violenza. zero cazzate...
vedi supra.